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Salerno. La FLP (Federazione Lavoratori Pubblici) confederata CSE (Confederazione Indipendente Sindacati Europei) è il sindacato maggiormente rappresentativo nel comparto pubblico, con presenze significative nel privato. Qui a Salerno celebra il suo venticinquesimo anno di attività, al servizio dei lavoratori, con uno sguardo al sociale, ai cittadini: pone le persone al centro dell’interesse dell’azione sociale e sindacale. Presente, tra gli abruzzesi , al congresso nazionale, il segretario regionale Flp Abruzzo Massimo Filippello, già amministratore del comune di Pescara.
Tante le tavole rotonde, con presenze illustri, da quelle tecniche a quelle istituzionali, dal livello nazionale a quello internazionale: da Antonio Naddeo (Presidente Naz.le ARAN) a Giovanni Anastasi (Presidente Formez), da Paolo Zangrillo ( Ministro per la P.A.) a Andrea del Mastro Delle Vedove (Sottosegretario Min Giustizia), a Claudio Durigon (Sottosegretario Ministero del Lavoro), a Nazario Pagano (Presidente Commissione Affari Costituzionali al Senato della Repubblica), a Carlo Fidanza (Capo Delegazione FDI al Parlamento Europeo), al Parlamentare europeo Mario Furore ed a tanti altri.
Il segretario generale FLP e CSE dott. Marco Carlomagno ha posto quale ”mission” della sigla sindacale di appartenenza l’osservazione ed esecuzione pedissequa dell’art 98 della carta costituzionale, che recita: “ I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della nazione.”
A lui abbiamo rivolto alcune domande, per capire meglio come sta cambiando il mondo della P.A.
D. Quanto è importante la modernizzazione della Pubblica Amministrazione ?
R. Fondamentale. La drammatica crisi generata dalla pandemia prima, e poi la necessità di progettare e realizzare gli obiettivi del PNRR hanno rimesso al centro del dibattito il rafforzamento della P.A. Ciò dopo decenni di tagli lineari e mancati investimenti, blocco delle assunzioni e scarsa attenzione verso il proprio personale .
D. Cosa è accaduto?
R. C’ è stato un mix negativo, fatto di ripetuti e caotici interventi legislativi, che unitamente al blocco della contrattazione , durato circa dieci anni, ha burocratizzato sempre più le amministrazioni , complicato i rapporto con i cittadini e le imprese, creato le retribuzioni, svilito il personale ed il suo ruolo.
D. Cosa si può fare?
R. Il vero punto di svolta è che bisogna superare le logiche di depotenziamento che hanno permeato le azioni della politica in questi anni, riconoscendo pienamente il ruolo ed i valore del lavoro pubbliche che, come recita la nostra costituzione, è garanzia dell’esercizio corretto delle funzioni statuali e volano per lo sviluppo economico.
D. In una delle tante tavole rotonde del Congresso FLP è intervenuto Giovanni Anastasi , Presidente Fomez. Quanto è importante per una nuova P.A. la formazione.
R. Di importanza centrale . I processi vanno digitalizzati e ripensati, mettendo al centro dell’azione riformatrice la professionalità, il senso di appartenenza e la consapevolezza del personale di essere al servizio della nazione.
D. La Flp, nel negoziato con ARAN ha ottenuto diversi miglioramenti nell’ottica di una P.A. al passo con i tempi.
R. E’ vero. Senza entrare nei tecnicismi di categoria, ne cito alcuni che hanno risvolti anche sociali. Abbiamo ottenuto procedure selettive più trasparenti, il lavoro agile, nella conciliazione vita-lavoro, l’implementazione del lavoro da remoto (telelavoro domiciliare e coworking), l’istituzione della settimana lavorativa su 4 giorni, il diritto alla salute e le nuove tutele.
D. Recentemente, Lei ha incontrato il Presidente Meloni, cosa ha chiesto?
R. Ho chiesto alcune azioni da assumere, utili nella costruzione , nei fatti e non a parole, di una P.A. al passo con i tempi. Modifiche normative e nuovi investimenti che permettano ai contratti ed alle negoziazione di esplicare pienamente i loro effetti, superando il quadro di riferimento generale ancora punitivo , frutto di anni di delegittimazione. Si stima che entro dieci anni un terzo dell’attuale forza lavoro andrà in pensione (circa un milione). Bisogna, quindi, mettere subito in campo una straordinaria operazione di reclutamento nel lavoro pubblico, che non si limiti a tappare i buchi, ma miri a riequilibrare gli organici, sia dal punto di vista numerico che qualitativo.
Il XXV° congresso nazionale FLP ha fatto registrazione una forte legittimazione del quadro dirigenziale uscente. I 300 delegati presenti hanno riconfermato plebiscitariamente il “deus ex machina” dell’organizzazione sindacale Marco Carlomagno a Segretario Generale FLP
Donato Fioriti